Il borgo di Ceri, con la sua storia millenaria, è un esempio affascinante di come le comunità si adattino e prosperino attraverso i secoli. Fondato nel 1236, Ceri rappresenta un capitolo significativo nella storia del Lazio, riflettendo le dinamiche sociali e politiche dell’epoca. La decisione degli abitanti di Caere di trasferirsi in una posizione più difendibile mostra l’importanza della sicurezza in tempi turbolenti. Il nome Caere Novum, poi evoluto in Ceri, simboleggia il legame con il passato e la volontà di distinguersi come una nuova entità. La costruzione del castello, che ancora oggi domina il borgo, è testimonianza della necessità di protezione e della strategia difensiva adottata.
Ceri ha visto il passaggio di molte famiglie nobili
Attraverso i secoli, Ceri ha visto il passaggio di molte famiglie nobili, ognuna lasciando il proprio segno sul tessuto culturale e architettonico del luogo. Dall’influenza degli Anguillara alla presenza dei Cesi, ogni famiglia ha contribuito alla storia di Ceri, rendendola un mosaico di eredità diverse. L’assedio di Cesare Borgia nel 1503 e la conseguente conquista aggiungono un altro strato di complessità alla narrazione storica di Ceri, sottolineando il suo ruolo nelle lotte di potere dell’epoca.
La chiesa della Madonna di Ceri
Situata nella piazza principale, è un altro elemento chiave che connette il presente al passato. Il sito, un tempo dedicato al culto della dea Vesta, è stato trasformato e ora ospita affreschi di Scuola romana, scoperti durante un restauro nel 1980. Questi affreschi, che illustrano scene dell’Antico Testamento e storie della vita di San Silvestro, sono un patrimonio artistico di inestimabile valore che attira studiosi e visitatori da tutto il mondo.
Ceri, quindi, non è solo un borgo, ma un libro vivente che racconta la storia di una regione, di famiglie nobili, di invasioni e di fede. È un luogo dove il passato incontra il presente, dove ogni pietra e ogni angolo raccontano storie di tempi andati, e dove la comunità continua a vivere e a preservare questo patrimonio unico per le generazioni future. In questo modo, Ceri rimane un testimone silenzioso ma eloquente di un passato ricco e di un presente che continua a valorizzarlo.